Questo blog lo dedico ai folli...agli anticonformisti...ai ribelli, ai piantagrane... a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli...ma l'unica cosa che non potrete mai fare, è ignorarli.
Perchè riescono a cambiare le cose...perchè fanno progredire l'umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

" Gesù ha servito l'intera umanità.." - " Allora come minimo era Caposala..."

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giovedì 31 dicembre 2015

A volte ritornano: Cosa ne è stato 5 anni dopo..

Sono passati quasi 5 anni dal mio ultimo post in questo blog.
5 lunghissimi, interminabili anni.
Ed è stato in un giorno a caso, che ho riaperto questa pagina web e mi sono lasciata perdere tra i post da me stessa scritti, in qualche solitaria notte post turno, col nervoso modello teiera.
E' stato un tuffo al cuore ripercorrere quei momenti, così come lo è ora con l'editor di testo aperto, provando a riscrivere qualcosa dopo anni di silenzio, col dubbio e la paura di non avere più lo stesso stile di allora.
Questo blog non è stato solo un'accozzaglia di codici html, css e grafica.
E' stato molto di più.
All'inizio è stato un' ancora e uno sfogo, una spalla su cui piangere quando nessuno c'era. Un modo per leggersi dentro e confortarsi, quanto tutto stava andando letteralmente alla deriva.
In seguito, quando l'alone del mio licenziamento vibrava nell'aria, è diventato un divertimento.
Il mio ultimo post data il 4 Aprile 2012, 21 giorni prima delle mie dimissioni, e anche se qui non c'è traccia del "dopo", in realtà inizia una vita molto molto diversa.
Una volta uscita dalle porte della ristorazione ( con tanto di sgommata sul piazzale brecciato ) non ero rimasta disoccupata. Di lì a 5 giorni avrei iniziato lo stage tanto agognato e tanto sperato che veniva subito dopo le 300 ore di corso che avevo svolto in contemporanea al lavoro nella Tangenziale.
In pratica avevo passato gli ultimi 6 mesi ad un regime di 7 giorni su 7. Dal Lunedì al Venerdì al corso, il Week end al ristorante. Una vita veramente da laccio al collo, se non fosse che avevo un preciso obiettivo in testa ed ero decisissima a raggiungerlo.
E lo raggiunsi.

 Il 5 Maggio iniziai lo stage formativo presso quest'azienda, al quale mi rendo conto di non aver trovato un soprannome in tutto questo tempo.
Spero di trovarlo mano a mano che scrivo.

Il lavoro che mi apprestai a fare era di impiegata. Immaginate una ex cameriera d 'assalto che si ritrova a battere tasti in un pc: bellissimo e meraviglioso, ma l'affanno sviluppato in anni di ristorazione non era tanto semplice da lavar via. Avevo ancora il vizio di guidare a mo di rally per arrivare al lavoro, il vizio di sincronizzare il telefono con l'orario del cartellino, quello di aspettare come una sciacalla che passasse il minuto della mezz'ora per evitare che te la fregassero,  il vizio di fare 7 cose insieme e addirittura di farle PRIMA che ci fosse bisogno. Sorrido e penso che è un modus operandi che mai più toglierò.

Nella vita privata le cose non andarono diversamente. Per molti e molti mesi, quando arrivavano le 4 del sabato pomeriggio mi attanagliava l'ansia di dover stirare la divisa da lavoro che ho dovuto attaccare un post it alla sveglia con su scritto " Ehi, Ferma! Non sei più una cameriera ".
Porca paletta, ti rendi veramente conto che cameriere si diventa nell'anima...è difficile disintossicarsi, si resta dipendente anche una volta smesso.
La cosa più difficile da fare è stata tornare a sensibilizzarsi alle feste. Natale a casa, Pasqua a casa, il 1 Maggio a casa, Capodanno a casa...Robba da film di fantascienza.
Ero così spaesata che il primo sabato libero che ho avuto dopo il licenziamento la prima domanda che ho fatto alla mia cricca è stata " Maaa, di solito che si fa il sabato ? "

Piano piano, lentamente, anche io ho ricominciato ad amalgamarmi nella massa del tempo ordinario, tempo fatto di week end fuori, di sabato sera a ballare, di feste passate in famiglia.
Col tempo ci si  (ri)abitua a tutto...
E se mai qualcuno leggerà questo post, forse si chiederà che cavolo sto a scrivere qui la mia vita da ex-cameriera in un blog che era di una cameriera?
Beh, in effetti una sua logica c'è.
Quando aprìì il blog, lo aprìì per sfogare una rabbia fulminante, un nervoso corroborante e manie da piromane non del tutto sfogate a dovere. 4 anni dopo, ragazzi miei, la situazione è ben peggiore.
Dopo lo stage tanto atteso, susseguirono circa 3 contratti, contratti precari e perfettamente inutili qualore mi fosse venuta voglia di comprare casa.
Echeggiava di continuo la promessa di assunzione fissa, volano elogi a destra e manca sulla mia velocità, sulla mia eticà di lavoro, sulla mia precisione e via dicendo. Purtroppo, gli ultimi 4 mesi del 2015 sono stata assente dal lavoro per malattia ( e non un dito schiacciato ). Il 10 di questo mese mi viene comunicato che il mio contratto non verrà rinnovato.

Quindi, in risposta alla vostra ipotetica domanda, in effetti il mio post qui ora centra ben poco a livello di mansione, ma centra quando si parla di nervoso, rabbia e manie da piromane.
Una volta era la cameriera che ce la voleva a morte coi clienti maleducati, ora sono la ex impiegata che ce la vuole a morte coi raccomandati e i paraculi che faranno sempre carriera a discapito degli onesti.

Il mio anno si chiude così, con qualche postumo dell'incidente e la presa visione di essere disoccupata, perchè i posti fissi sono di chi ha la lingua sporca di marrone. Il danno e la beffa, come sempre.
Questo blog torna a servirmi, di nuovo, nella speranza che anche stavolta, come allora, io riesca ad esorcizzare tutto e ad andare avanti, trovando una nuova strada.

Per ora, BUON ANNO!
 

5 commenti:

Ilaria ha detto...

ciao, non so se leggerai mai questo commento ma ci provo lo stesso a scriverti. Ti ho scoperta per caso, stavo per essere assunta come cameriera e mi servivano dei consigli in modo da prepararmi al meglio. Ho letto i tuoi trucchetti, i "come fare" e ho fatto tesoro di tutto. Mi sono poi persa nella lettura dei tuoi post, divertenti, spigliati, con la rabbia dietro è vero, ma che comunque riuscivano a sdrammatizzare grazie ai commenti che facevi. All'inizio non capivo, non capivo come le persone potessero essere così maleducate e non pensavo mi potesse accadere o almeno mi potesse accadere in minima parte. Beh, dopo un anno di cameriera, ora ti capisco e annuisco ad altri post mormorando tra me e me "mamma mia anche a me è succcesso!assurdo!". Non so come stia procedendo la tua vita e il tuo percorso lavorativo ma spero il meglio per te. Mi hai aiutato involontariamente e mi hai tranquillizzata con i tuoi post. Grazie.

Pecora Nera ha detto...

Ciao Ilaria!
Ti ho risposto in privato rispondendo alla mail arrivatami.
Non so se però ti è arrivata

Ilaria ha detto...

Dopo un anno sono di nuovo qua, per rileggere e rifarmi due risate. No purtroppo non mi è arrivata la tua mail. Forse è finita negli spam che io purtroppo non guardo, cancello e via ahah. Però mi fa piacere che tu abbia letto il mio commento e risposto.
Sarò molto lieta di guardare gli spam da oggi in poi, sperando arrivi di nuovo una riposta!

Pecora Nera ha detto...

Forse si è andata negli spam...ma commento qui è lo stesso. Sto creando un altro blog, in linea col lavoro attuale !!
Appena è pronto poi te lo linko, li si che c'è da ridere

Ilaria ha detto...

Non vedo l'ora di leggerlo!