Questo blog lo dedico ai folli...agli anticonformisti...ai ribelli, ai piantagrane... a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli...ma l'unica cosa che non potrete mai fare, è ignorarli.
Perchè riescono a cambiare le cose...perchè fanno progredire l'umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

" Gesù ha servito l'intera umanità.." - " Allora come minimo era Caposala..."

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mercoledì 15 febbraio 2012

Tangenziale in Love ♥

Io, il mio San Valentino, l'ho passato a lavorare. E non poteva essere altrimenti, visto che io e la Tangenziale ormai siamo quasi sposati. Tutti gli eventi importanti che si svolgono al suo interno, vedono me come presenza indiscussa, anche solo dietro le quinte.
Il nostro anniversario amoroso, ormai allo scoccare dei due anni, è iniziato alle 6.
Ad aspettarmi, all'arrivo, la pagina delle prenotazioni piena come un uovo: bene.
Non mi meraviglio. In fondo, non tutti la reputano una festa di poca importanza come me. A qualcuno piace ancora festeggiarla con una cena romantica e con una rosa sopra al tavolo.
Peccato che stasera io non sono in lista per quello. Al massimo, ho il compito di farli recapitare i fiori, al tavolo di qualche fanciulla.
Comunque, il telefono inizia a squillare come una tromba.
Cliente: " Buonasera, siete aperti stasera? "
{ No. Risponde la segreteria telefonica della Tangenziale. Non siamo al ristorante. Lasciate un messaggio dopo il beep.}
Io: " Si. Altrimenti non rispondevo. Mi dica "
Cliente: " Saremmo in tre. Alle otto "
Io: " Va bene. A più tardi "
Cliente: " Ma...c'è posto? "
{ No. Mi diverto a prendere le prenotazioni e poi lasciarvi senza tavolo }
Io: " Le ho detto di si ".

Ho capito. Stasera è una di quelle serate dove i manicomi psichiatrici danno l'uscita premio.
Come se non bastasse, la sala doveva essere letteralmente smontata da cima a fondo, visto i numerosi tavoloni e le prenotazioni che non si fermavano un attimo. Questo, come avevo previsto, avrebbe portato all'overbooking già alle 20 di sera.
In più, la bufera di neve ha ridotto il piazzale di circa la metà, perciò il personale è stato costretto a parcheggiare dietro la discoteca. In culonia.
Nonostante tutto, la sala s'è riempita.
Io, nonostante sia la barista, ho fatto tutto tranne che quello.
Il mio capo spinava bibite e io portavo. Sparecchiavo, riapparecchiavo, portavo la gente al tavolo, rispondevo al tavolo, ascoltavo le lamentele delle gente che borbottava sul ritardo delle pizze ( Nb: Fra me e la cucina ci sono 10 metri ).
Ad un certo punto, il punto clou della serata: Una macchina nel parcheggio bloccava l'uscita di un altro cliente. Il capo adocchia a me, come preda preferita.
" C'è da far spostare una macchina. Cerca di ritrovare il proprietario "
Io mi limito a guardare la sala - piena fino al midollo - prendo il foglietto in mano e mi avventuro nella giungla, per chiedere di chi fosse una Ford focus nera targata blablabla.

" Signora, mi scusi. Ha per caso una ford focus nera?" < domando, a mo di megafono alla prima vecchia che mi si para davanti >
" NO. Io veramente c'ho un tiramisù e una macedonia "
{ E a me cosa cazzo frega, Signora? }
" Eh va beh Signora. Ma quelli non si guidano mica..."


L'occhiataccia della vecchia m'è servita per imparare una grande lezione. Che qualsiasi festa ci sia, da Natale a Pasqua, da Ferragosto a San Valentino, questa gente non metterà mai un pò di bontà nel pane che mangia.

E non è poco, come lezione...


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