Questo blog lo dedico ai folli...agli anticonformisti...ai ribelli, ai piantagrane... a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli...ma l'unica cosa che non potrete mai fare, è ignorarli.
Perchè riescono a cambiare le cose...perchè fanno progredire l'umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

" Gesù ha servito l'intera umanità.." - " Allora come minimo era Caposala..."

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venerdì 30 dicembre 2011

Bilancio di fine anno

E' un venerdì sera di fine dicembre. Il venerdì sera prima di Capodanno. Stasera, dopo tanto, sono a casa. Dopo feste, pre-festivi, post-festivi, chiamate di urgenza stile croce rossa, rimpiazzi e via dicendo. E' il giorno prima della fine dell'anno. Ormai, sommando tutto, sono quasi due anni che lavoro nella Tangenziale. Non sono più la ragazzina insicura del ristorante "snob". Ormai sono la vice della vice. O la 2^ Maitre...fate voi. In realtà non sto scrivendo questo post per raccontare qualcosa di entusiasmante. Sto solo esorcizzando quello che sarà domani sera. Se uscirò viva da quel ristorante, bacerò il crocefisso. Mio papà è in garage, mia mamma non mi stressa mai e il mio fidanzato lavora. Nessuno può turbarmi. Come ogni anno, stilo il mio bilancio. Non è un vero e proprio bilancio, sono riflessioni ad alta voce. Questo è stato l'anno può turbolento della mia vita. Molte cose saranno più chiare una volta terminata la mia storia ( Vd. Il bandolo della matassa). Nel giro di 12 mesi ho perso un lavoro, ne ho abbandonato un altro, sono tornata al punto di partenza, nell'inframezzo ho fatto fuori tutte le amicizie, avendo scoperto che valevano molto poco, fino a ritrovarmi ad ora, ad oggi, con un anno che sto per gettarmi alle spalle. Un anno che è volato via veramente troppo veloce, molto più di quanto non sia per un cameriere. Ho fatto i miei buoni propositi, ma so che la mia vita sarà rilegata a quel posto ancora per molto tempo. Seppur detesti il mio lavoro, non ho mai trovato il coraggio di licenziarmi. E quello che mi frena è proprio la paura di fallire in qualsiasi altra impresa io intraprenda. Mi manca ancora la strada giusta.
Ieri sera, appena staccato dal turno, mi sono ritrovata in camerino con la maitre. La crisi è arrivata anche da noi alla fine. La Tangenziale...Avviato com'è, con i clienti che soddisfano i loro desideri nella maniera che altrove non riuscirebbero a farne neanche la metà, con il suo menu vasto e vario...Gli scade il contratto alla maitre, e l'altro ristorante, sempre della stessa gestione, la Provinciale, chiude. Le spese dell'albergo superano gli introiti del ristorante. Decine di persone senza lavoro. L'amaro sospetto che le cameriere di sala della Provinciale, vengano,a chiusura avvenuta, a reclamare il loro posto di anzianità alla Tangenziale. Noi precari saltiamo come biglie. Io sono una delle ultime a saltare per anzianità, ma prima o poi, là dentro ci saranno cambi improvvisi e assurdi.
Nel frattempo quello che mi aspetta è la serata di domani. Una serata lunghissima.
Un giorno non dura più di 24 h...

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